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mercoledì 16 dicembre 2015

ANGLETON




James Jesus Angleton 

detto the Kingfisher (9 dicembre 1917 – 12 maggio 1987) è stato un agente segreto statunitense. È stato a lungo il capo del controspionaggio della CIA. Se il Generale William Joseph Donovan può essere definito il padre della CIA, dal suo canto Angleton è considerato la "madre" della intelligence statunitense.

Pur essendo uno dei più importanti cacciatori di spie della Guerra Fredda, Angleton non riuscì a smascherare la più famosa talpa sovietica del tempo, il britannico Kim Philby, che peraltro era suo amico. Amante della poesia, ed in particolare di Ezra Pound e Thomas Eliot, Angleton coltivò anche altri hobby quali la pesca, la gemmologia e la coltivazione di orchidee. Servì sotto importanti direttori della CIA quali Allen Dulles e Richard Helms.

Nato nell'Idaho da James Hugh Angleton, ufficiale di cavalleria, e da Mercedes, messicana, si trasferì con la famiglia negli anni Trenta in Italia, dove il padre diresse la filiale dell'azienda americana NCR. Questa esperienza gli permise di imparare l'italiano e di interessarsi quindi in seguito alle vicende del Paese. Dopo aver completato gli studi tra Malvern, Yale ed Harvard fu subito arruolato nell'Office of Strategic Services (OSS). Durante il primo periodo della guerra, dal 1941 al 1943, servì a Londra presso il Secret Intelligence Service britannico, al controspionaggio ed al servizio decrittazione. In particolare ebbe un ruolo attivo nella battaglia dell'Atlantico contro l'arma subacquea del Reich.

In Italia

Dal 1943 è in Italia come agente operativo ed al termine del conflitto diviene capo del controspionaggio a Roma, avvalendosi di numerose risorse già del Servizio Informazioni Militare. Nel maggio 1945 si occupò in particolare del salvataggio del principe Junio Valerio Borghese, ex comandante della Flottiglia MAS, che dopo un primo incontro rimasto infruttuoso l'8 maggio,acconsentì infine a farsi trasferire da Milano a Roma l'11 dello stesso mese.
Prima della nascita della CIA, nel 1947, Angleton fa ritorno a Washington, dove lascia la carriera militare con il grado di Maggiore. Torna a Roma alla fine degli anni Quaranta ricoprendo il ruolo di capostazione CIA. Le sue varie esperienze in Italia servono a forgiare il sistema di sicurezza ed intelligence statunitense in Italia. Secondo fonti americane, Angleton ebbe un importante ruolo nel trasferire esperti e conoscenze del programma atomico italiano negli Stati Uniti, nello stabilire una duratura alleanza con la Mafia siciliana, avvalendosi dei contatti italo-americani, nel riammettere nel sistema di sicurezza e controspionaggio italiano elementi del passato regime al fine di evitare la vittoria delle sinistre
All'inizio degli anni Cinquanta, Angleton torna a Washington per gestire le relazioni con i servizi dei paesi occidentali. In questo modo prende il controllo su tutte le informazioni prodotte dai pochi servizi che sono riusciti ad infiltrare l'URSS: inglesi, italiani, israeliani e specialmente tedeschi Organizzazione Gehlen. Nel 1954 diventa capo del controspionaggio interno e si occupa a pieno regime della caccia alle spie sovietiche nell'ambito della ricerca atomica statunitense. Con questo incarico individua due talpe di basso livello di Mosca, il diplomatico britannico Donald Maclean e l'agente della NSA Jack Dunlap, mentre si lascia sfuggire tutte le altre. Negli anni Sessanta si occupa della controversa defezione di due ufficiali del KGB, Anatoliy Golitsin e Yuri Nosenko che passeranno il tempo ad accusarsi di essere falsi pentiti dando due opposte versioni sul coinvolgimento sovietico nell'uccisione di John Kennedy. Dal 1963 è il responsabile dell'attuazione dell' "Operazione CHAOS" (un'operazione "False flag") preposta alla sconfitta del comunismo ma che violava le leggi USA. Col passare degli anni controlla sempre più uffici, mettendo il naso in ogni attività della CIA senza mai apparire come il responsabile quando avviene l'inevitabile fallimento. Restano fuori dal suo controllo le attività clandestine in Vietnam cioè l'operazione Phoenix, il cui successo proietta ai vertici della compagnia il responsabile William Colby. Fin dagli anni '60 insinua che numerosi leader occidentali siano agenti del KGB. Le accuse più famose riguardarono il britannico Harold Wilson, lo svedese Olof Palme, i canadesi Lester Pearson e Pierre Trudeau e il tedesco Willy Brandt. Ad un certo punto sospetta anche il Segretario di Stato Henry Kissinger. Questo stato di cose genera il caos nell'agenzia, paralizzandone le attività. Quando Angleton accusa anche dei collaboratori del Presidente Gerald Ford, il Direttore della CIA William Colby ha il via libera per pensionare su due piedi l'onnipotente collega con molti suoi collaboratori. Ci vorranno anni per riorganizzare la compagnia, ricostruire la sezione URSS e per trovare le vere talpe. Angleton muore nel 1987.


Alla figura di Angleton è liberamente ispirato il personaggio principale del film The Good Shepherd.



Negli anni '80 il giornalista investigativo americano David C. Martin ha sospettato, portando molti indizi, che Angleton sia stato in realtà un filo-comunista dai tempi della sua amicizia con Philby. Senza mai contattare i russi che non lo avrebbero nemmeno sospettato, avrebbe agito da solo per distruggere la CIA dall'interno con operazioni sempre più complesse, paranoiche ed inefficienti che generavano il caos nella CIA: richiesta di arruolare ex-nazisti, tentativi di avere rapporti esclusivi con Italia, Germania ed Israele, lettura di tutta la corrispondenza americana coll'estero, intercettazione di tutte le telefonate di Berlino est, caccia a continue spie introvabili senza mai trovare quelle vere (identificate tutte da altri uffici).





sabato 13 aprile 2013

CIA









La Central Intelligence Agency (CIA)

è l'agenzia di spionaggio per l'estero degli Stati Uniti d'America, responsabile dell'ottenimento e dell'analisi delle informazioni sui governi stranieri, sulle società, sugli individui e sulla segnalazione di tali informazioni ai vari rami del governo degli Stati Uniti. Dispone inoltre di un ampio apparato militare segreto, che durante la guerra fredda è stato responsabile di diverse campagne clandestine contro governi stranieri. La sede centrale si trova a Langley, in Virginia, vicino al fiume Potomac e Washington.
L'agenzia venne costituita dal presidente americano Harry Truman nel 1947 riformando l'Office of Strategic Services (OSS), nato per la seconda guerra mondiale. La OSS si sciolse nell'ottobre del 1945, ma William J. Donovan (chiamato Wild Bill), il creatore dell'OSS, inviò una proposta al presidente Franklin Delano Roosevelt nel 1944 per chiedere la formazione di una nuova organizzazione con la supervisione diretta da parte del presidente. Nonostante la forte opposizione dei militari, del Dipartimento di Stato, e dell'FBI, nel gennaio del 1946 Truman fonda il Central Intelligence Group (CIG). Dopo il National Security Act del 1947 (che diventa effettivo il 18 settembre 1947) vengono fondati sia il National Security Council (NSC) sia la CIA.
Nel 1949, viene approvato il Central Intelligence Agency Act (chiamato anche "Public Law 110"), che permette agli agenti di usare il fisco segreto e di essere esenti dalla maggior parte delle limitazioni sugli usi del fondo federale. L'atto esenta anche la CIA dall'obbligo di rivelare "l'organizzazione, le funzioni, i funzionari, le cariche, i salari e il numero di personale impiegato". Viene inoltre creato un programma chiamato "PL-110" per trattare con i disertori o "stranieri essenziali" al di là delle normali procedure d'immigrazione, in modo tale da potergli offrire copertura e sostegno economico.
Durante i primi anni della sua esistenza, gli altri rami del governo non hanno esercitato molto controllo sulla CIA. Questo è spesso giustificato con la dura concorrenza con il KGB durante la Guerra fredda, un compito che secondo molti richiedeva la possibilità di operare anche al di fuori delle normali regole. Come risultato, scarso è il controllo governativo sulle attività della CIA. La rapida espansione dell'agenzia e l'evolversi di un senso di indipendenza sotto il comando del direttore della CIA, Allen Dulles, ha accentuato questa tendenza.
La svolta ci fu all'inizio degli anni settanta, al tempo dello scandalo Watergate. Un aspetto dominante della politica americana in quel periodo era il tentativo del Congresso di ribadire il suo potere di tutela sulle strutture esecutive del governo. Le rivelazioni sulle passate attività della CIA, come i tentativi di assassinare leader stranieri e l'illegale spionaggio interno, fornirono l'opportunità di portare avanti questo processo nella sfera delle operazioni di intelligence. Ad accelerare la caduta in disgrazia dell'agenzia furono il coinvolgimento di ex agenti CIA nello scandalo Watergate e i successivi tentativi del presidente Nixon di usare sempre la CIA per fermare le investigazioni sul caso. Nel famoso nastro – noto come la "pistola fumante" – che costrinse Nixon alle dimissioni, egli confessava al suo capo dello staff Haldeman che ulteriori investigazioni sul Watergate avrebbero "scoperto lo scheletro nell'armadio" riguardo alle operazioni nella Baia dei Porci.
Il vice direttore James R. Schlesinger aveva commissionato una serie di rapporti sui peccati passati della CIA. Questi rapporti, conosciuti eufemisticamente come "i gioielli di famiglia", furono trattenuti in seno all'agenzia fino a quando un articolo di Seymour Hersh sul New York Times rivelò la notizia che la CIA era stata coinvolta nell'assassinio di leader stranieri e teneva "file" su circa settemila cittadini americani appartenenti a movimenti pacifisti (Operazione CHAOS). Il Congresso investigò sulla CIA arrivando a nuove imbarazzanti conclusioni. Attorno al Natale del 1974 il Congresso contrastò ancora la CIA proibendo un'operazione segreta in Angola.
Successivamente fu proibito alla CIA di assassinare leader stranieri. Inoltre il divieto sullo spionaggio interno, che era sempre stato proibito dallo statuto della CIA, fu rafforzato affidando la sola responsabilità di investigazione sui cittadini statunitensi all'FBI.
Il 5 gennaio 2009 veniva annunciato che il President Elect Barack Obama aveva designato l'ammiraglio in congedo Dennis Blairquale National Intelligence Director e Leon Panetta (già Chief of Staff con l'amministrazione Clinton) direttore della CIA. Il direttore David Petraeus, in carica dal settembre 2011, si è dimesso il 9 novembre 2012 a seguito di una relazione extraconiugale.

Direttori

Sidney Souers, gennaio-giugno, 1946
Hoyt Vandenberg, 1946-1947
Roscoe H. Hillenkoetter, 1947–1950
Walter Bedell Smith, 1950–1953
Allen W. Dulles 1953–1961
John McCone 1961–1965
William Raborn 1965–1966
Richard M. Helms 1966–1973
James R. Schlesinger 1973
William Colby 1973–1976
George H. W. Bush 1976–1977
Stansfield Turner 1977–1981
William J. Casey 1981–1987
William H. Webster 1987–1991
Robert M. Gates 1991–1993
R. James Woolsey 1993–1995
John M. Deutch 1995–1996
George J. Tenet 1997–2004
Porter J. Goss 2004–2006
Michael Hayden, 2006-2009
Leon Panetta 2009-2011
David Petraeus 2011-2012
John Owen Brennan in carica dal 2013








Operazioni nella storia

Negli anni cinquanta e sessanta, la CIA avviò un programma di ricerca sul controllo della mente chiamato Progetto MKULTRA negli Stati Uniti e in Canada. Il progetto a Montreal includeva lo sviluppo di tecniche utilizzate da scienziati nazisti per influenzare e controllare il comportamento di determinate persone. Questi esperimenti, finanziati con 25 milioni di dollari, prevedevano anche tecniche di ipnosi, somministrazione di sieri della verità, droghe, messaggi subliminali e altri metodi di violenze psicologiche (es. privazione sensoriale, elettroshock, ecc.) su cavie umane (tra cui numerosissimi pazienti psichiatrici).

Europa

Nei suoi primi anni la CIA e il suo predecessore, l'OSS, tentarono di "contenere" il comunismo nell'Europa dell'est dando supporto ai locali gruppi anticomunisti; ma nessuno di questi tentativi ebbe molto successo. Tentativi di provocare rivoluzioni in Ucraina e Bielorussia infiltrando spie anti-comuniste e sabotatori incontrarono il fallimento totale. In Polonia la CIA spese parecchi anni inviando denaro e equipaggiamento ad un'organizzazione inventata e gestita dall'intelligence polacca.
La CIA ebbe più successo nei suoi sforzi di limitare l'influenza del comunismo in Francia e in Italia, soprattutto nelle elezioni italiane del 1948. Dopo la seconda guerra mondiale, la CIA fu lo strumento attraverso cui si organizzò la rete Gladio, una rete segreta di organizzazioni militari anticomuniste – che talvolta reclutava individui di estrema destra – in Italia e in altre parti dell'Europa occidentale.


Accuse di arruolamento di ex nazifascisti - Operazione Paperclip.

Tra le numerose accuse rivolte all'OSS e alla CIA – in parte confermate anche a seguito della desecretazione di documenti riservati statunitensi e britannici – vi è, tra le altre, quella di aver aiutato e reclutato alcuni nazisti di alto grado, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Fra questi il generale Reinhard Gehlen, coinvolto comunque nel complotto per l'attentato a Hitler del 20 luglio 1944, e che aveva diretto la sezione dei servizi di informazione della Wehrmacht addetta al controllo del fronte orientale e dell'Unione Sovietica. Al generale Gehlen, date le sue estese risorse informative sull'Unione Sovietica, fu concesso di mantenere intatta la sua rete di oltre 400 spie dopo la guerra al servizio degli Stati Uniti. L'organizzazione di Gehlen presto divenne una delle fonti primarie di intelligence durante la guerra fredda, e formò la base di quella che a partire dal 1956 divenne l'agenzia di intelligence tedesca, la Bundesnachrichtendienst (BND).
Da diversi documenti sono emersi forti sospetti relativi ad un vasto piano organico - nel quadro della Guerra fredda – organizzato dai servizi segreti USA al fine di reclutare ufficiali tedeschi e nazisti anche di primo piano già prima della fine del secondo conflitto mondiale. Tra i nazisti che sarebbero stati protetti o avrebbero collaborato con l'intelligence statunitense spiccano i nomi di Klaus Barbie, Eugen Dollmann (addetto al controllo del governo della RSI), del colonnello Otto Skorzeny (liberatore di Mussolini tenuto prigioniero sul Gran Sasso e tra i maggiori animatori della rete ODESSA, concepita per favorire la fuga di migliaia di nazisti in Sudamerica), il maggiore Karl Hass (condannato all'ergastolo con Erich Priebke per l'Eccidio delle Fosse Ardeatine e coinvolto in diverse indagini relative alla Strategia della tensione) e il capitano SS Theodor Saevecke, capo in Lombardia della SIPO-SD (Polizia e Servizio di Sicurezza) e responsabile della strage di Piazzale Loreto e quella consumata a Corbetta (Milano). Tra gli italiani arruolati dai servizi USA figurerebbe il nome del principe Junio Valerio Borghese, ex comandante della Xª Flottiglia MAS.[senza fonte]
In un'intervista il Presidente della Repubblica emerito Francesco Cossiga racconta di essere stato contattato da agenti della C.I.A. che lo "pregarono" di non investire dell'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri Giulio Andreotti, considerato dall'intelligence "aperto" nei confronti dell'Est.[senza fonte]


Iran 

Mentre l'Europa si andava stabilizzando lungo la cortina di ferro, la CIA negli anni cinquanta tentò di diminuire l'influenza sovietica nelle altre parti del globo, specialmente nel terzo mondo. Con l'incoraggiamento del direttore Allen Dulles, le operazioni clandestine divennero presto la componente dominante dell'organizzazione. Inizialmente si dimostrarono piene di successo: nel 1953 in Iran la CIA depose il governo democraticamente eletto di Mossadegh, dopo il suo tentativo di trattenere di più delle riserve di petrolio del paese e rimosse l'influenza comunista del forte Partito Comunista iraniano (Operazione Ajax). La CIA è definita come organizzazione terroristica dall'Iran.


Guatemala 

Nel 1954 in Guatemala (operazione PBSUCCESS), la CIA con un budget limitato organizzò la deposizione del governo democraticamente eletto di Jacobo Arbenz Guzmán e lo rimpiazzò con il governo dittatoriale del generale Carlos Castillo Armas. Tuttavia l'opposizione popolare e la nascita della guerriglia nel 1960 costrinse il Paese (sempre sotto l'influenza della CIA) a un susseguirsi di colpi di stato e governi non democratici. L'instabilità creata da queste operazioni portò a una guerra civile che si protrasse fino al 1996.


Cuba

Le limitazioni alle operazioni coperte su larga scala divennero evidenti durante l'invasione organizzata dalla CIA alla Baia dei Porci a Cuba nel 1961. Il fallimento imbarazzò la CIA e gli Stati Uniti sul palcoscenico mondiale, visto che il presidente cubano Fidel Castro sfruttò l'insuccesso dell'invasione per consolidare il suo potere e legarsi strettamente all'Unione Sovietica. Ad ogni modo, la CIA tentò numerose volte di assassinare senza successo il capo di stato cubano come parte della sua operazione Mongoose.


Vietnam 

Dopo la Baia dei porci le operazioni della CIA divennero meno ambiziose e si legarono strettamente alle operazioni militari statunitensi in Vietnam. Fra il 1962 e il 1975 la CIA organizzò nel Laos un gruppo noto come Esercito Segreto e coordinò una flotta di aeroplani nota come Air America per prendere parte nella guerra segreta in Laos, una parte della guerra del Vietnam.


Cile

Dopo l'elezione del presidente socialista Salvador Allende nel 1970 la CIA lavorò segretamente per impedirgli di assumere l'incarico attraverso la corruzione di ufficiali cileni. Questo tentativo fallì, cosicché la CIA cospirò per un colpo di stato con le fazioni anti-Allende, ma alla fine il progetto abortì (progetto FUBELT).
Tre anni dopo Allende fu deposto dal leader militare Augusto Pinochet. È stato asserito che la CIA fosse dietro il colpo di Stato, sebbene niente sia stato completamente confermato o contraddetto. Il comitato Church, che investigò sul coinvolgimento statunitense in Cile durante questo periodo, stabilì che "non c'è alcuna chiara prova di diretta assistenza al colpo di Stato, nonostante molte asserzioni di tale aiuto". Nel 2000 inoltre la CIA negò di aver supportato il golpe.
Il rapporto del comitato Church inoltre mostrò che la CIA giocò un ruolo preminente dopo il colpo di Stato del 1973: "lo scopo delle operazioni segrete immediatamente successive al golpe era di assistere la Junta nell'ottenere un'immagine più positiva, sia in patria che all'estero, e nel mantenere l'accesso alle leve di comando del governo cileno. Un altro scopo, in parte raggiunto col lavoro fatto presso l'organizzazione dell'opposizione prima del golpe, era di aiutare il nuovo governo a organizzare e implementare le nuove politiche. I fascicoli di progetto lo hanno documentato. I collaboratori della CIA erano implicati nel preparare un iniziale piano economico onnicomprensivo che è servito come base per le più importanti decisioni economiche della Junta".


Nicaragua

Nei primi anni ottanta, dopo la deposizione del dittatore Somoza in Nicaragua, la CIA sostenne e armò i Contras, forze opposte alla junta sandinista marxista. Il Congresso statunitense approvò l'Emendamento Boland che proibiva ogni sostegno ai Contras. L'amministrazione Reagan violò l'emendamento usando i profitti della vendita di armi all'Iran per sostenere i Contras (scandalo Iran-Contras). Parte della campagna della CIA per deporre il governo del Nicaragua includeva l'utilizzo di bombe nei porti nicaraguensi, cosa che comportò l'affondamento di una nave mercantile. Questo fu provato da una decisione della Corte Internazionale di Giustizia nel caso Nicaragua contro Stati Uniti, in cui fu ordinato agli Stati Uniti di pagare le riparazioni al Nicaragua, ma gli USA ignorarono il verdetto della corte.
L'11 settembre 2001 e le "extraordinary renditions". Dopo l'11 settembre 2001, con la motivazione della lotta al terrorismo, la CIA ha effettuato numerose operazioni in Europa e non solo (conosciute come "extraordinary renditions"), come il rapimento dell'imam egiziano Abu Omar, avvenuto a Milano il 17 febbraio 2003 con la presunta collaborazione di uomini del SISMI, il servizio segreto italiano. Nell'ambito di tali operazioni, ha inoltre utilizzato una rete di prigioni segrete (molte delle quali in Europa), come ammesso dal presidente Bush nel settembre 2006.
Per il sequestro di Abu Omar, nel dicembre 2006 la Procura di Milano ha rinviato a giudizio Nicolò Pollari, ex-direttore del SISMI, insieme a 34 persone. Tra gli indagati rientrano 26 agenti della CIA, tra cui il capo dell'intelligence Usa in Italia, Jeff Castelli, e l'ex-capocentro di Milano, Robert Seldon Lady (quest'ultimo coinvolto anche, tramite Mario Scaramella, nella vicenda relativa all'attività della Commissione parlamentare italiana sul dossier Mitrokhin).
Sempre nell'ambito delle inchieste sulle extraordinary renditions, nel febbraio 2007, in Germania, i magistrati di Monaco di Baviera hanno richiesto l'arresto di 13 presunti agenti della CIA in relazione al sequestro del tedesco-libanese Khaled el Masri, con l'accusa di privazione della libertà e pericolose lesioni.
Il 16 febbraio Nicolò Pollari, Marco Mancini, altri funzionari del SISMI e 26 agenti della CIA (tra cui Robert Seldon Lady e Jeff Castelli) sono stati rinviati a giudizio per concorso in sequestro di persona riguardo al rapimento di Abu Omar. Il processo si aprirà l'8 giugno 2007 a Milano. Il 28 febbraio gli Stati Uniti hanno dichiarato ufficialmente che non concederanno l'estradizione chiesta dal Ministero della Giustizia italiano per i 26 agenti della CIA accusati del rapimento. È il primo caso di processo aperto sulle "extraordinary renditions".


giovedì 7 marzo 2013

MAX CORVO



max corvo sbarco in sicilia

Max Corvo


L'invasione della Sicilia iniziò il 10 luglio del 1943. L'armistizio di Cassibile venne firmato il 3 settembre successivo. La guerra in Italia terminò nell'aprile del 1945. Dall'invasione della Sicilia alla fine della guerra un gruppetto Italo Americano giocò una parte importante nelle relazioni tra l'Italia appena liberata e gli Stati Uniti. Si trattava degli uomini dell’ O.S.S.  (Office of Strategie Services), un nuovo servizio segreto americano inquadrato nell'operazione dell' S.I. (Secret Intelligence) per l'Italia.
A capo dei servizi segreti dell’ O.S.S. venne posto Biagio Massimo Corvo, un giovane americano di 23 anni nato in Sicilia ad Augusta, il 29 maggio del 1920. Si faceva chiamare Max, mentre il suo nome in codice era Maral.
Cesare Corvo fu costretto ad abbandonare la Sicilia nel 1923 per una serie di contrasti politici con il Governo Fascista e si trasferì' a Middietown, nel Connecticut, dove esisteva da tempo una nutrita colonia di Melillesi. A Middietown Cesare Corvo fondo' un settimanale in lingua italiana e mantenne stretti contatti con diverse comunità italiane a New York Boston, Chicago e altri centri degli Stati Uniti.
Quando, nel 1929, Cesare divenne cittadino degli Stati Uniti si premuro' a richiamare la sua intera famiglia.
Tredici anni dopo, nel marzo del 1942, Max si trovava arruolato come soldato semplice nell'esercito degli Stati Uniti, a Camp Lee in Virginia. Fu proprio a Camp Lee che Angier Biddle Duke un intelligente istruttore (Molti anni dopo Duke fu nominato ambasciatore in Spagna dell'amministrazione Kennedy) osservò la capacità di analisi di Max Corvo, facendolo trasferire ai servizi segreti (O.S.S.). Il tutto inizio' con un incontro a Washington di Max con Eari Brennan, che era a capo del settore italiano nell'appena formata O.S.S. Brenna aveva servito in Italia con il Dipartimento di Stato americano, parlava italiano correttamente ed aveva estesi contatti con la comunità' italiana negli Stati Uniti. Eari Brennan fu favorevolmente impressionato dalla eccezionale conoscenza di Max Corvo su fatti e personalità' italiani e dalla sua attenta analisi per lo sviluppo di un piano operativo per una guerriglia nel quadro di un generico progetto per l'invasione della Sicilia. Nel giro di poco tempo Max viene trasferito all'O.S.S. con numero di matricola 45: uno dei primi.
Non appena Corvo si insedio' ali O.S.S. inizio' ad arruolare tutta una serie di Italo Americani, partendo da Middietown la sua città adottiva nel Connecticut. 
Corvo percepì' immediatamente l'importanza di avere un gruppo ben amalgamalo e su cui poteva contare. Con i ragazzi di Middietown si sentiva assolutamente tranquillo: si trattava di legami di amicizia e solidarietà' che trovavano le radici negli anni della scuola, dell'università; un gruppetto che sarebbe diventato un perno' vitale dei servizi segreti dell' O.S.S. in Italia.
Il gruppetto di Middietown tuttavia, non era consistente abbastanza per raggiungere gli obiettivi previsti dai servizi segreti del settore italiano dell'O.S.S. Corvo inizio' pertanto una programma di arruolamento e di identificazione, che copriva l'intero territorio degli Stati Uniti in uno sforzo ben coordinato che aveva come obbiettivo finale quello di mettere insieme il personale migliore a disposizione con rapidità' ed effìcenz. Fu allora determinante un'accurata analisi velia allo scopo di identificare le varie comunità italiane presenti negli Stati Uniti. La tendenza tradizionale era sempre stata quella di aggregarsi in zone particolari. Cosi' si trovavano consistenti aggruppamenti di siciliani nel Connecticut, New York, Massachusetts e Rhode Island; a Barre, nel Vermont, si trovava una grossa comunità della zona di Carrara; a New Haven, nel Connecticut si erano installati gruppi di origine napoletana; a Birmingham (Alabama) tutti di origine della Sicilia occidentale (Cefalu' e zone limitrofe).
Il piano di arruolamento, oltre ai servizi segreti, venne esteso al gruppo operazione speciali, un gruppo che avrebbe giocato un ruolo molto importante tra i guastatori nell'Italia del nord e che operava in stretto contatto con i Partigiani e i servizi segreti. A Washington venne iniziata una massiccia operazione di raccolta di informazioni volte a facilitare l'invasione della Sicilia quale punto di partenza per la rimanente invasione del resto d'Italia. 1 vari informatori coinvolti diedero all'esercito degli Stati Uniti un utilissima collezione di dati e di informazioni statistiche.
Corvo era convinto che questo suo approccio diretto avrebbe pagato dividendi successivamente alla firma dell'armistizio di Cassibile, cosa questa che non venne meramente apprezzata fina a ben oltre la fine delle ostilità'.
Verso la fine di maggio del 1943 l'esercito degli Stati Uniti inizio' i preparativi per l'invasione della Penisola. I servizi segreti del settore italiano dell'O.S.S. aveva appena iniziato a organizzarsi sul campo. Corvo stesso arrivo' in Nord Africa il 28 maggio del '43. L'invasione della Sicilia era prevista per il 10 luglio; soltanto dopo 50 giorni!
Molto e' stata scritto sul ruolo del settore italiano dell O.S.S. in occasione dell'invasione della Sicilia. In effetti il gruppo di Corvo sbarco' a Falconara, vicino Gela, trè giorni dopo l'invasine, occupo' il castello di Falconara, sbarazzandosi delle pattuglie italiane.
Corvo parti' immediatamente per Melilli dove prese contatto con Padre Fiorilla, zio di uno dei comilitari e parroco della chiesa di San Sebastiano. Più tardi visito' anche i suoi parenti ad Augusta. Ma il suo obiettivo era quello di reclutare collaboratori di nazionalità italiana adatti a lavorare con i servizi segreti americani. Nel frattempo, da Falconara, i servizi segreti dell'O.S.S. iniziarono ad inviare agenti in avanguardia e in preparazione dell'arrivo dell'esercito di Patton. Fu chiaro ben presto che sarebbe stato impossibile precedere l'avanzare della 7ma armata; venne deciso pertanto di impegnare gli uomini dell'O.S.S. nella metodica liberazione delle varie Isole al largo della Sicilia. Vennero impegnati inoltre a collaborare con l'esercito nella forniture di mappe e dati tecnici a loro mancanti e nell'arruolamento di personale italiano. Verso la fine della campagna di Sicilia il settore italiano dell' O.S.S. si era distinto sul campo con tutti gli onori. Il lavoro preparatorio a Washington aveva già' ampiamente pagato i suoi dividendi sia sul campo di battaglia che nel complesso del invasione. I contatti iniziali avvenuti con alcuni leader politici siciliani e successivamente anche italiani, gettavano le basi per una collaborazione che si sarebbe estesa ben oltre la fine della guerra.
Il 25 luglio venne annunciato a Palermo che Mussolini era stato destituito e che il Maresciallo Badoglio avrebbe preso il suo posto. Si apriva una nuova pagina nella storia d'Italia.
Parte integrante della politica di arruolamento da parte di Max Corvo fu quella di mettere insieme personalità' di considerevole peso e distinzione i quali contribuirono alla causa attraverso le loro più disparate esperienze e contatti; avvocati, giudici, uomini d'affari, politici. A Detroit, nel Michigan, Corvo recluto' John Ricca, Procuratore Capo del Municipio. Questa scelta, per uno strano gioco
del destino, si provo' di vitale importanza. Ricca infatti veniva da una famiglia piemontese e parlava perfettamente il dialetto piemontese; lo stesso dialetto del Maresciallo Badoglio, anche lui piemontese. I due si trovarono in perfetta sinfonia e furono in grado di comunicare in maniera franca e rapida a vantaggio sia degli interessi italiani che di quelli americani.
Verso la fine di agosto del 1943 l' O.S.S. in Italia aveva già iniziato a lavorare su un progetto speciale che venne chiamato Missione McGreggor. la Missione, capitanata da John Shaheen si stava già' muovendo attivamente nel Nord Italia verso la preparazione di un documento che avrebbe sancito resa formale del nuovo governo italiano.Il progetto prevedeva un contatto particolare con l'ammiraglio Massimo Girosi. Più tardi venne estesa ad altri prominenti leader italiani. Il Generai Castellano, con istruzioni del Maresciallo Badoglio, inizio' incontri segreti a Lisbona volti alla preparazione di un trattato segreto tra il nuovo Governo Italiano e gli Stati Uniti. Il 3 settembre 1943 il documento prelimi-nary conoscuito oggi sotto il nome di "Short Armistice" o "armistizio corto" venne firmato per conto dell'Italia del Generale Castellano, in rappresentanza del Maresciallo Badoglio, e per conto degli Stati Uniti del Generale Walter Bedell Smith, in rappresentanza del Generale Eisenhower, presente comunque all'incontro ma nell' impossiblita' per motivi di protocollo, di firmare il documento egli stesso. La firma del cosiddetto "Short Armistice" aveva l'unico scopo di gettare le basi per un più elaborato documento che avrebbe stabilito tutti i dettagli di una vera pace tra Italia e Stati Uniti. Eisenhower tuttavia insistente acche' tale documento preliminare fosse reso pubblico immediatamente. Quest'atto causo' considerevole imbarazzo al Governo Badoglio ed ebbe conseguenze catastrofiche per l'Esercito Italiano; particolarmente quelle unita' che si trovavano sotto il commando dell'Esercito Tedesco. Questi eventi, aggravati dall'abbandono di Roma del Governo e della Monarchia, lasciarono un vuoto in molte citta' italiane con la conseguente necessita' da parte della popolazione civile di dover spesso difendersi da sola contro un avvelenato Esercito Tedesco in ritirata.
Mentre la situazione si andava aggravando in tutta l'Italia, Corvo e i suoi uomini stabilivano un ufficio operativo a Brindisi da dove vennero stabiliti i contatti iniziali per un rapporto a lungo termine con il Governo Badoglio. L'omissione di invitare i servizi segreti italiani al tavolo delle discussioni relative all'armistizio fu considerato un errore che si rendeva necessario rettificare. I cordiali rapporti tra Badoglio e Ricca risultarono di vitale importanza. Badoglio riusci' a comunicare col Presidente Roosevelt attraverso Ricca e il settore italiano dell'O.S.S. con risultati estremamente positivi; la posizione del nuovo Governo Italiano veniva delineata con sempre maggiore chiarezza. Con lo stabilizzarsi dell' aspetto operativo del nuovo Governo Italiano, i rapporti tra il Quartiere Generai Italiano e il settore italiano dell' O.S.S. vennero considerevolmente semplificati. Al comando del Quartiere Generale Italiano si trovavano il Generale Ambrosio e il Maresciallo Messe coadiuvati, fra gli altri, dal Maggiore Marchesi, del Tenente Galvano Lanza di Trabia, palermitano, e dal Capitano Vito Guarasi.
Vincent Scamporino aveva contanti quasi giornalieri e diretti con il personale del Governo Badoglio. Venne cosi' richiesta al settore italiano dell' O.S.S. di stabilire un contatto col colonnello Pompeo Agrifoglio, capo dei servizi segreti italiani (S.I.M), il quale era stato preso prigioniero in Tunisia. 
Le basi dell'accordo tra Americani e Italiani era aperto, cordiale e richiedeva reciproca fiducia. Il fatto che entrambi le parti avessero in comune le stesse radici storiche e culturali rendeva i rapporti più facili.
Più o meno nello stesso periodo in cui Corvo stava negoziando il suo accordo col S.I.M. lavorava attivamente a concludere accordi simili con i vari gruppi di partigiani del Nord Italia. Uno di questi gruppi, l'O.R.I. (Organizzazione Resistenza Italiana), vantava alla sua testa Raimondo Craveri, il quale era composta per la maggior parte da giovani italiani con forti tendenze democratiche. L'O.S.S. stipulò un contratto con l’O.R.I. impegnandosi a fornire addestramento, finanziamenti, e susstinenza oltre a dare ogni forma di assistenza organizzativa. Avrebbero lavorato insieme fine alla fine della guerra. Oltre all’O.R.I., l' O.S.S. lavorava direttamente con la Commissione per la Liberazione Nazionale che si trovava allora sotto il comando militare del Generale Raffaele Cadorna.
La leadership politica che si sarebbe installata in Italia nell'immediato dopoguerra era in diretto contatto con Corvo e col settore italiano del]' O.S.S. Oltre a Lupis, Pacciardi e Cadoma, Corvo intratteneva regolari contatti con Giuseppe Romita, Ferruccio Farri, Gian Carlo Pajetta e Don Luigi Sturzo.
L'approdo dell'O.S.S. in Italia era molto diverso da quello degli Inglesi. Gl'Inglesi ritenevano che la situazione politica italiana dovesse cadere sotto la loro sfera d'influenza mantenendo vivo il concetto della necessita' di mantenere l'esistente situazione monarchica; gli Americani, d'altra parte, promuovevano attivamente lo sviluppo di idei democratici. Corvo e i suoi uomini riuscirono a suscitare reazioni positive da molti gruppi di partigiani che vedevano con favore l'approccio democratico americano.
Questa posizione umanistica nei confronti della nuova alleanza Italo Americana fu ricevuta con favore in Italia, non senza tuttavia critiche e preoccupazioni sia negli Stati Uniti che in Inghilterra. Elementi conservatori americani erano preoccupati di un possibile rinforzarsi degli elementi communisiti all'interno dei gruppi partigiani cosa che determinò spesso pesanti critiche sia all'interno dell' O.S.S. che da parte degli alleati britannici. Il gruppo Corvo in effetti non dava alcuna importanza ai colori diversi dei diversi gruppi partigiani. Le diverse forme di critiche, a cui spesso si univano gelosie
e invidie per i successi sul campo di Corvo e compagni, trovavano spazio, dopo la guerra, negli archivi dell' OSS in cui veniva sottolineato con leggerezza l'elemento Italo-Americano preponderante nella struttura dell' OSS Italia e il numero elevato di siciliani nello stesso.
A parte queste divergenze e le enorme pressioni di ogni genere a cui Corvo e il suo gruppo erano sottoposti,, si aggiunsero le difficoltà determinante delle operazione nel Nord Italia condotte dalla Svizzera da Allen Dulles ( in seguito divenne capo della CIA) le quali diedero luogo a situazioni spesso catastrofiche. Dalla sua base operativa in Svizzera, Dulles manteneva regolari contatti col gruppo italiano dell' OSS attraverso il Capitano Emilio Q. Daddario, che aveva ricevuto quest'incarico da Max Corvo. Dulles era un americano di vecchio stampo; suo nonno era stato Segretario di Stato.il suo fratello maggiore John Poster Dulles era un prominente avvocato e sia lui che Alien avevano lavorato insieme presso l'ufficio legale di Sullivan & Cromwell di New York. L'ufficio legale di Dulles aveva rappresentato la Germania nazista prima dello scoppio di guerra. Dulles aveva messo insieme numerosi contatti in Germania. E mentre Corvo si spingeva sempre più a Nord in Italia con la sua tattica di guerriglia, Dulles emanava un ordine a tutti ir gruppi partigiani di ingaggiare apertamente l'esercito regolare tedesco. I rIsultati furono catastrofici in quanto Dulles aveva, fra l'altro, ignorato la necessità di provvedere a fornire quel!' equipaggiamento necessario alla completazione degli ordini emessi.
Il gruppo di Corvo fu d'improvviso costretto a trasformarsi da servizio segreto a fornitore di armamento e materiale ai partigiani italiani. L'operazione dell'O.S.S. diretta da Max Corvo era tutt’altro che un operazione militare ortodossa. Gli ultimi giorni della guerra nel Nord Italia non era esattamente un contesto tra gentiluomini; in molti sensi si trattava di un confronto brutale dove italiani si trovavano contrapposti ad altri italiani! senza alcun regola che stabilisce i limiti del gioco. Gli uomini di Corvo si trovavano adesso ad esercitare una doppia funzione; da una parte continuavano a fornire utilissimi informazioni alle Forze Armate Alleate che avanzavano dal Sud e d'altra provvedevano a mantenere le strutture organizzative che sarebbero risultato di grande utilità alla lotta partigiana. Si occupavano inoltre di salvaguardare al massimo le strutture ospedaliere, i trasporti, le infrastrutture umane ed economiche del Nord Italia. Hitler aveva dato istruzioni ali 'esercito tedesco di distruggere tutto quanto trassero nel corso della loro ritirata, con la stessa ferocia che lo aveva distinto nella campagna di Russia. In Italia tuttavia la situazione era ben diversa in quanto, oltre alle regolare avanzata delle truppe alleate nel Sud, i tedeschi si trovarono confrontati da una considerevole opposizione dei partigiani e dei guastatori dell’ O.S.S .
Il risultato finale fu che la politica di totale distruzione ordinata da Hitler si concluse con un quasi totale fallimento. Un altra importante funzione degli uomini di Corvo fu legata all'espletamento degli ordini ricevuti di arrestare e tenere in custodia i fascisti limitando così il numero di sommarie esecuzioni degli stessi da parte delle bande partigiane.
Contemporaneamente il Capitano Emilio Daddaro lasciò la sua posizione di ufficiale coordinatore con Alien Dulles in Svizzera e si sposto' rapidamente verso Milano dove prese prigionieri il Maresciallo Graziani, il Generale Bonomi e il Generale Sorrentino che tenne ben protetti ali Albergo Milano.
Dopo la guerra Graziani scrise una lettera direttamente a Daddario dal suo campo di prigionia ad Algeri il 15 giugno 1945, che riportiamo di seguito:
"Caro Capitano Daddario,
le scrivo da questo campo. Desidero ringraziarti dal più profondo del cuore per quello che lei fece per me in quei momenti molto rischiosi. Non vi e' alcun dubbio che io devo a lei la mia salvezza, durante i giorni del 26, 27, e 28 aprile. Per questo il mio cuore e' pieno di ringraziamenti e gratitudine e non la dimenticherò mai per tutto il tempo che mi rimarrà di vivere, lo sto bene in questo campo e vengo trattato con molto rispetto. Spero che Iddio mi assista per il futuro e che l'Umana Giustizia consideri il mio caso e lo giudichi con equità. La prego di scrivermi e assicurarmi che quanto le lasciai in consegna venne consegnato a destinazione. Mi faccia anche sapere se ha con lei il mio fedele Embaie che la prego di proteggere e assistere. L'abbraccio caramente e non mi dimentichi.
Vostro molto affettuosamente, Rodolfo Graziani"
E' un accredito strano ricevere una lettera di questo tipo da un uomo che era stato tuo nemico soltanto qualche mese prima. Il mondo degli OSS di Max Corvo in Italia era un mondo estremamente ironico. Sembra che la vita sia una serie di eventi ironici che mettano insieme situazioni e individui diversi. La partenza di Cesare Corvo dalla Sicilia per motivi politici nel 1923, e il ritomo in Sicilia di Max Corvo venti anni dopo come capo del settore italiano dell' O.S.S. potrebbero definirsi come l'estremo dell'ironia.
Corvo e i suoi uomini lavoravano, da americani, col preciso obbiettivo di stabilire un duraturo rapporto con la nuova Italia. Da un angolo visuale puramente umano il fatto che etnicamente e culturalmente molti degli ufficiali dell' OSS fossero di origine italiana fu di estrema utilità sia per gli Stati Uniti che per l'Italia creando nel contempo un'atmosfera di fiducia e rispetto reciproco che consentì ai due paesi di superare un momento particolarmente delicato.
L'armistizio firmato a Cassibile nel settembre del 1943 fu l'inizio di una serie di atti positivi per il consolidamento dell'amicizia dei due paesi. Mentre le difficoltà iniziali furono molte le buone intenzioni dei due paesi crearono duraturi buoni rapporti.
Max Corvo e i mèmbri del settore italiano dei servizi segreti dell' OSS giocarono la propria parte con onore e con dignità e dettarono senza dubbio alcuno solide basi per una duratura e pacifica relazione tra gli State Uniti e l'Italia.
Nei sui primi anni la CIA e precedentemente l'OSS,che si trasformo' in CIA si assunsero il compito di limitare la supposta espansione del comunismo in Europa seguendo l'ipotesi che l'area comunista avesse l'appoggio dei paesi dell'Est ,seguendo tali tesi contribuirono alla strutturazione e/o formarono locali gruppi anti-comunisti;questi tentativi si risolsero in fallimenti ma durante il tentativo stesso interagirono con qualunque tipo di organismo che fosse avverso all'ideologia comunista e quindi non fu escluso l'uso della violenza e del terrorismo finalizzato a scopi politici.Oltre che in Italia la CIA tento' di provocare insurrezioni in Ucraina e Bielorussia tramita l'infiltrazioni di agenti ma sopratutto qui il fallimento fu totale.Tra le accuse portate all'OSS e alla CIA,in gran parte confermate dalla documentazione desecretata dei documenti riservati dei servizi di intelligence si statunitensi che britannici ,vi sono rapporti che avvalorano l'accusa di aver sia aiutato che reclutato nazisti di alto livello dopo la Seconda Guerra Mondiale che sarebbero stati indicati per lo scopo propostosi da Cia ed OSS.
Da diversi documenti furiesce un tentativo di piano organico non casuale o localistico che ben si inserisce nel quadro della guerra fredda.I servizi segreti USA furono impegnati a reclutare migliaia di ufficiali tedeschi e nazifascisti anche di primo piano già prima della fine del secondo conflitto mondiale,e' nota la pubblica denuncia in tal senso di Peter Tompkins,agente OSS in Italia, per i fascisti,nello specifico, e' nota la vicenda di Max Corvo e Vincent Samporino,agenti e/o collaboratori della CIA che gia' subito dopo l'armistizio si diedero da fare per liberare diversi gerarchi ascisti imprigionati.
« Frank B.Gigliotti. Massone reverendo di una chiesa metodista di Lemon Grace in California e chef adviser, consigliere capo dell'Oss nel 1947 dava origine alla Cia.In un rapporto del Dipartimento di stato Usa del 7 luglio 1947 Walter Dowling della Divisione affari europei parla del gruppo organizzato da Brennan in questi termini: "Temo che Gigliotti, anch'egli membro dell'OSS, stia cercando di attivare la vecchia banda dell'Oss in Italia come mezzo per combattere il comunismo. Come è noto le attività di quel gruppo, messo in piedi per la maggior parte da italoamericani quali Scamporino e Corvo, sono sempre state di dubbio valore e i più sono stati rispediti a casa quando Bob Joyce ha preso la direzione in Italia".
E' così che quando, nel 1943, gli Usa sbarcheranno in Sicilia, la prima azione dell'Oss sarà la corsa di Max Corvo e Vincent Scamporino all'isola di Favignana per liberare i mafiosi incarcerati dai fascisti. »
















sabato 23 febbraio 2013

OSS






L'Office of Strategic Services (OSS) 

era un servizio segreto statunitense operante nel periodo della seconda guerra mondiale. Fu il precursore della Central Intelligence Agency (CIA).
Fu istituito nel giugno 1942 con lo scopo di coordinare la gestione della raccolta di intelligence militare a livello centrale, assumendo in ciò un ruolo sovraordinato ad ogni altra analoga struttura già esistente nelle forze armate americane (ognuna delle quattro forze aveva infatti, e tuttora possiede, un proprio servizio di intelligence).
Figure importanti furono William Donovan, Allen Dulles e Max corvo.
Il presidente Harry S. Truman lo sciolse il 20 settembre 1945. Tra lo scioglimento dell'OSS e la nascita della CIA vi fu un breve periodo (1946-1947) di operatività del Central Intelligence Group (CIG), un organismo creato da Truman avvalendosi con disinvoltura di poteri presidenziali previsti per il tempo di guerra, quindi al di fuori dei casi consentiti. Esperti dell'amministrazione USA ritennero "illegale" tale situazione, poi sanata con l'istituzione dell'attuale CIA.


oss
Donovan passa in rassegna le truppe dell'OSS



martedì 5 febbraio 2013

ALLEN DULLES


allen dullese sbarco in sicilia




Allen Welsh Dulles

(New York, 7 aprile 1893 – Washington, 29 gennaio 1969) è stato un agente segreto statunitense, influente direttore della Central Intelligence Agency (CIA) dal 1953 al 1961 e membro della Commissione Warren.
Suo fratello maggiore era John Dulles, che fu Segretario di Stato degli Stati Uniti, sua sorella minore Eleanor Lansing Dulles, ambasciatrice in Germania, suo zio Robert Lansing, segretario di stato di Woodrow Wilson


giovane allen dulles

Militare


Il 7 luglio 1916 fu assegnato all'ambasciata di Vienna, dell'Impero austro-ungarico.
Il 7 aprile 1917, dopo che gli Stati Uniti dichiararono guerra all'Impero austro-ungarico, la legazione americana trasferì le proprie operazioni di spionaggio e diplomatiche a Berna. Dulles ricevette l'addestramento nello spionaggio assieme a William S. Stephenson dall'MI6 il servizio di spionaggio inglese negli Stati Uniti.
Nel 1919 a Parigi, Dulles servì nell'unità di spionaggio del Dipartimento di Stato, durante la Conferenza di Pace. Dulles rimase nel Dipartimento di Stato dopo che la Germania firmò gli accordi di pace e lavorò all'ambasciata americana a Berlino, trasmettendo informazioni vitali riguardo al caos sociale e politico che era seguito.
Nel mese di maggio 1920, Dulles fu trasferito all'ambasciata americana ad Istanbul, dove presentò un rapporto al Dipartimento di Stato su informazioni militari ed economiche della Turchia e sulle attività nel campo petrolifero persiano.


Matrimonio 

Nel 1920 Dulles si sposò con Martha Clover Todd (nota come Clover) di Baltimora, Maryland. Essa morì
del 1974. Ebbero tre figli, Clover Todd (noto come Toddy Dulles), Joan Dulles, e Allen Macy Dulles. Toddy Dulles ebbe una ferita quasi fatale alla testa mentre era in servizio nei marine in Corea, che lo rese inabile per il resto della vita.
Nel 1924, a 30 anni, in coincidenza con il Piano Dawes, Dulles organizzò un grosso prestito per la Krupp.
Nel 1925 a Ginevra, Dulles fu il delegato statunitense alla conferenza internazionale sul traffico d'armi (International Conference on Arms Traffic).
Nel 1926 a 32 anni, ottenne la docenza in legge, all'università George Washington.
Subito dopo, servì come Consigliere dell'ambasciata americana in Cina.




Avvocato

Nell'autunno del 1926, all'età di 33 anni, insoddisfatto dello stipendio diplomatico, diede le dimissioni dal Dipartimento di Stato e fino al 1942, per 16 anni fino all'età di 49 anni, svolse attività di avvocato, di finanziere, intermediario nella compravendita di armi e banchiere.
Entrò nella massoneria di rito scozzese. Svolse attività nel Partito Repubblicano. Lavorò nella stessa compagnia nella quale lavorava suo fratello maggiore, alla United Fruit Company. In veste di legale, difese Lucky Luciano e Meyer Lansky.

lucky luciano allen dulles

Finanziere

Come finanziere Dulles lavorò a New York per Sullivan & Cromwell, una compagnia d'investimento mobiliare di Wall Street, come socio gerente, dove progettò con successo il più grande prestito del Ministero del Tesoro (30 milioni di dollari) al governo tedesco nazionalsocialista, così come altri prestiti stranieri e divenne l'uomo di punta del Dipartimento di Stato sui prestiti stranieri durante il 1926-1933.
Nel 1930 Dulles riuscì, per conto della facoltosa famiglia cecoslovacca dei Petscheks a vendere le loro quote nella Silesian Coal (carbone) a Gorge Menane, prestanome degli stessi Petscheks. Dulles vendette poi le azioni al suo amico Schacht, Ministro dell'Economia Nazista. Dopo la vendita, Dulles diventa direttore della Consolidated Silesian Steel Company. Aveva solo una piccola partecipazione nella società, il resto apparteneva a Frederick Flick. In seguito divenne la Silesian-American Corporation, gestita da Prescott Bush e da suo suocero George Walker. In seguito alla seconda guerra mondiale, l'8 novembre 1942, il presidente Roosevelt ordinò la confisca delle azioni.


Intermediario

Nel periodo dal 1926 al 1933, Dulles divenne il principale negoziatore d'armi per il Dipartimento di Stato, fino al 1942. La Brown Brothers si era fusa con la Harriman & Co. di New York per formare la Brown Brothers Harriman. Averell Harriman era un industriale dei trasporti ferroviari e Dulles era suo amico intimo. La Brown Brothers Harriman versò il denaro nelle casse del Partito Nazista portando al potere Adolf Hitler


Banchiere

Nel 1933, il 4 gennaio, Hitler venne invitato alla Banca Schroeder da un gruppo di industriali, che diedero a Hitler il denaro per superare la crisi e schiacciare i sindacati. Due americani furono presenti a questa riunione, John Foster Dulles e Allen Dulles. Nel 1934 Allen Dulles è nel consiglio d'amministrazione della banca Schroeder, suo fratello John Foster Dulles è consigliere legale, la banca è il braccio finanziario del nazismo.
Nel 1936 la Banca Schroeder si fonde e forma la Schroeder, Rockfeller & Co. Inc. Carlton P. Fuller presidente, Avery Rockfeller vicepresidente.
Nel 1937 alla fine di gennaio, Dulles fonde tutte le sue attività in un unico conto nella stessa banca intestato alla Brown Brothers Harriman-Schroeder e Rock (Rock diminutivo di Rockefeller).
John Foster and Allen Dulles sono i due avvocati della Standard Oil Company di John D. Rockefeller, che stanno per essere indagati per gli affari con i nazisti e per la loro propensione all'eugenetica (dottrina di igiene razziale).

Direttore dell'OSS in Europa

Dal 1942 al 1945 Dulles, durante la seconda guerra mondiale, ritornò nell'esercito, reclutato dal Capo dello spionaggio dell'OSS, colonnello William J. Donovan, come Direttore del OSS (Office of Strategic Services) in Europa, con sede a Berna, nome in codice Agente 110. La sua copertura era il ruolo di assistente dell'ambasciatore americano in Svizzera. (Lo sbarco in Sicilia)





Caso Kolbe

Dulles lavorò sull'intelligence riguardante i piani e le attività dei tedeschi. La carriera di Dulles venne beneficiata dalle informazioni fornitegli da Fritz Kolbe, un diplomatico tedesco e nemico dei nazisti. Kolbe fornì documenti segreti riguardanti l'attività delle spie tedesche e piani per il caccia a reazione Messerschmitt Me 262.

Dossier Bergier 

L'informazione spionistica più strepitosa fu quella del Dossier Bergier, il rapporto inviato da Dulles a Washington, con tutte le descrizioni riguardanti il progresso tedesco nei preparativi dei razzi V1 e V2. Il Dossier Bergier permise agli Alleati il bombardamento e la distruzione del centro di ricerca di Peenemunde, infliggendo una stoccata decisiva alla fabbrica nazista di armi letali di distruzione di massa.


Operazione Sunrise 

Fu uno degli attori principali nelle trattative avviate da Max Waibel (Operazione Sunrise) (Alba) che portarono alla capitolazione delle truppe tedesche in Italia.

Negoziati per la resa tedesca in Italia

Il tesoro della Galleria degli Uffizi, preso dai nazisti, fu subito recuperato e Ferruccio Parri, e altri prigionieri della Gestapo, vennero riconsegnati all'esercito americano in Svizzera, sano e salvo, nel marzo 1945. La resa definitiva fu firmata il 29 aprile 1945 a Caserta. Per i negoziati per la resa separata delle truppe tedesche in Italia, Dulles verrà decorato dal presidente Truman il 18 luglio del 1946.

Direttore della CIA 

Nel 1953 Dulles divenne il primo civile ad essere direttore dell'appena formata Central Intelligence Agency.




Operazione Paperclip

Nel novembre 1945, ebbe inizio l'Operazione Paperclip ("graffetta") che consistette nell'importazione di ex-nazisti, circa 20.000 fra scienziati tedeschi e loro famigliari, tra il 1945 ed i primi anni settanta. L'obiettivo era sottrarre all'URSS durante la guerra fredda l'acquisizione dei progressi scientifici compiuti dalla Germania nazista. Il Presidente Truman autorizzò l'operazione a patto che gli scienziati non fossero "esageratamente" nazisti. In questo caso, i curricula erano "ritoccati" dal servizio segreto, che apponeva una graffetta per renderli riconoscibili (da ciò deriva il nome dell'operazione).


Operazione Ajax 

Sotto la direzione di Dulles, l'agenzia di spionaggio riuscì nei suoi primi colpi di stato per rimuovere capi di stato stranieri sgraditi con operazioni coperte da segreto.
L'Operazione Ajax fu la denominazione che il direttore diede al colpo di stato in Iran 1953, contro il primo ministro democraticamente eletto dal presidente Mohammad Mossadeq, che venne deposto e condannato a morte, pena che in seguito fu commutata agli arresti domicialiari, perché voleva nazionalizzare l'industria petrolifera, senza minacciare la sicurezza di altri paesi.


Operazione PBSUCCESS

L'Operation PBSUCCESS fu la denominazione che il direttore diede al colpo di stato in Guatemala nel 1954, contro il governo democraticamente eletto del Presidente Jacobo Arbenz Guzmán che venne rimosso perché voleva nazionalizzare terreni e proprietà, senza minacciare la sicurezza di altri paesi.
Queste operazioni segrete di ingerenza nella politica interna di altri paesi, costituirono una parte importante della politica estera per la "sicurezza nazionale" durante la Guerra Fredda, dell'amministrazione Eisenhower, note come "New Look" (Nuova Apparenza).


Operazione Mockingbird 

Dulles promosse inoltre l'Operazione Mockingbird, un programma che aveva come scopo quello di influenzare psicologicamente la popolazione americana, per mezzo di propaganda su pubblicazioni come Selezione (Reader's Digest), Life, Time e altri media statunitensi. Dulles, il 3 agosto 1953, fece pubblicare un articolo sul Time, intitolato "L'uomo dall'aria innocente" (The Man with the Innocent Air).
Nel marzo del 1953, il senatore Joseph McCarthy iniziò una serie di investigazioni sulla potenziale sovversione comunista all'interno della CIA. Anche se nessuna delle investigazioni rivelò alcun comportamento sbagliato, le audizioni erano comunque un danno potenziale, non solo per la reputazione della CIA, ma anche per la sicurezza di informazioni sensibili. Su richiesta di Dulles, il Presidente Eisenhower richiese che McCarthy smettesse di emettere citazioni in giudizio contro la CIA.

  



Operazione contro Fidel Castro 

Secondo quanto rivelato dalla Commissione Church, nel 1976, Allen Dulles aveva sottoposto all'approvazione del presidente Eisenhower un piano per assassinare Fidel Castro, con l'aiuto di mafiosi ,


Operazione Zapata 


L'operazione Zapata fu il nome convenzionale che Dulles diede all'invasione di Cuba, contro Fidel Castro, più nota come sbarco nella Baia dei Porci. In realtà era una operazione rischiosa perché furono schierati 1.460 fra mercenari ed esuli cubani, contro 20.000 uomini che schierò l'esercito cubano: quando i partigiani cubani furono attaccati dall'esercito castrista, non ci fu nessuna copertura aerea perché non era concordato per l'aviazione statunitense attaccasse uno stato sovrano. Gli aerei cubani silurarono le navi avversarie con i rifornimenti di carburante, munizioni e cibo e gli invasori dopo tre giorni dovettero arrendersi. Kennedy per questo silurò Dulles, facendogli rassegnare le dimissioni da direttore della CIA.

                                   


jfk

Pensionamento 

Durante l'amministrazione Kennedy, Dulles fronteggiò delle critiche crescenti, per aver promosso finanziamenti ai nazisti, prima della Seconda guerra mondiale ed essersi avvalso della collaborazione di criminali mafiosi, durante e dopo la guerra, nelle principali operazioni segrete da lui dirette. La fallita invasione della Baia dei Porci minò la credibilità della CIA, e i regimi filo-americani ma impopolari, favoriti di Dulles, in Iran, e in Guatemala, vennero visti nella loro realtà come brutali e corrotti. Dulles venne infine silurato da Kennedy a causa del fallito sbarco nella Baia dei Porci, poco dopo aver chiesto l'autorizzazione all'Operazione Northwoods.
Dopo l'assassinio di Kennedy, Dulles su nomina del presidente Johnson prese parte alla commissione Warren per investigare sulle cause dell'omicidio del presidente.









Scrittore



Nel 1947 pubblicò Germany's Underground, tradotto come Storie vere di spie, Garzanti.
Nel 1963, pubblicò il libro The Craft of Intelligence (ISBN 1592282970), tradotto in Italia come L'arte del servizio segreto, Garzanti, 1963.
Nel 1966 The Secret Surrender, tradotto come Grandi storie di spie, Garzanti.






Morte



tomba















Nel 1969 Dulles, accanito fumatore, morì di influenza, complicata da una polmonite, all'età di 75 anni.








Dulles e Cuba

La Central Intelligence Agency (CIA), nel 1960, si alleò con due dei dieci più pericolosi criminali per assassinare Fidel Castro. Questa terribile notizia è stata pubblicata in un documento ufficiale del Senato degli Stati Uniti, ma solo con la declassificazione dei testi segreti, negli ultimi anni, è stato possibile comprendere questa aberrante realtà.
La relazione dell’allora Procuratore Generale degli Stati Uniti, Robert Kennedy, citava per nome Sam Giancana e Santos Trafficante, che furono  invitati a partecipare alle operazioni della CIA approvate dall'allora presidente degli Stati Uniti, Dwight Eisenhower, e dal direttore dell'Agenzia, Allen Dulles.
L'informazione è stata confermata da una relazione del Comitato Speciale presieduto dal senatore Frank Church, che recita testualmente:"nell’agosto 1960 la CIA fece passi per arruolare i membri del sottobosco criminale in contatto col sindacato del gioco perché la aiutassero ad assassinare Castro".
Richard Bissell, vice direttore della CIA incaricato dei Piani, strettamente legato ad Allen Dulles, chiamò nella mattina d'estate del 18 agosto 1960 il colonnello Sheffield Edwards direttore dell'Ufficio Sicurezza dell’Agenzia - ufficio responsabile della gestione delle operazioni e che nulla trapelasse - e gli disse che aveva espresse istruzioni  da Dulles di uccidere Fidel Castro. La decisione era stata approvata dal Presidente Eisenhower, dopo una riunione alla Casa Bianca con Dulles e Bissell stesso.
Il rapporto del Comitato, guidato dal senatore democratico Frank Church, afferma che alcuni uomini dell'Agenzia erano in contatto con Cosa Nostra.
Robert Maheu, un agente per affari “sporchi”, fu incorporato e gli fu chiesto da parte di alti dirigenti della CIA che incontrasse John Roselli per "accertare se avrebbe partecipato ad un piano per sbarazzarsi di Castro".
Quelli assegnati al compito dovevano trovare qualcuno che potesse realizzarlo a Cuba e che l'Agenzia non sembrasse coinvolta, per cui s’istruì che fosse realizzato da qualcuno di esterno. Per  i suoi contatti a Cuba, il colonnello Edwards  propose l'uso di Cosa Nostra. Gli elementi essenziali di questa alleanza CIA-Cosa Nostra sono contenuti, dal 1975, nella relazione della Comitato Speciale del Senato.
La prima partnership tra il governo degli Stati Uniti e la mafia italoamericana è stata con Lucky Luciano, capo della Commissione che dirigeva le diverse borgata o famiglie di malavitosi a livello nazionale, che stava scontando una pena da 30 a 50 anni di carcere dal 18 giugno 1936, nel carcere di massima sicurezza in Dannemora. Meyer Lansky, l'astuto ebreo, amico di Luciano e di fatto suo consigliere,  negoziò con il C.te Charles R. Haffenden, un alto funzionario del Ufficio di Intelligence del Terzo Distretto Navale, un'alleanza per utilizzare i mafiosi in lavori di controspionaggio sui moli di New York che erano obiettivo degli agenti nazisti e di intelligence per lo sbarco e l'occupazione della Sicilia da parte delle truppe degli Stati Uniti. Luciano, in tal modo, uscì dalla prigione ed estradato in Italia.

Il Piano Militare Speciale per la Guerra Psicologica in Sicilia arrivò nelle mani del generale George Marshall, massimo responsabile della Giunta dei Capi di Stato Maggiore Congiunto degli Stati Uniti, e su sua raccomandazione fu approvato "il 15 aprile 1943 a Washington. Fu inviato ad Algeri, dove lo ricevette Eisenhower, il generale al comando  nel teatro delle operazioni in Nord Africa. Il messaggio era molto chiaro: gli Alleati stavano per utilizzare la mafia nella conquista della Sicilia. La Giunta dei Capi di Stato Maggiore Congiunto raccomandò che il piano fosse approvato ed inviato ad Algeri al generale Dwight D. Eisenhower".

Per questo stretto vincolo Maheu, in poche ore,  ebbe un appuntamento con Roselli, nel ristorante Brown Derby a Beverly Hills, dove era stabilito il gangster, uno dei più importanti boss mafiosi della California e Las Vegas, con ampie relazioni con artisti come Frank Sinatra, Debbie Reynolds e Dean Martin.

Maheu volò in California nel settembre del 1960 e lì incontrò Roselli, il 14 al Brown  Derby, che si mostrò ricettivo quando Maheu gli comunicò che alti funzionari governativi erano interessati a liquidare Fidel Castro, che poteva contare su cubani nemici di Fidel e gli offrì 150000 dollari per il contratto. Roselli si rese conto che, più di quella somma, il rapporto gli sarebbe servito per eludere la minaccia di estradizione che pendeva sulla sua testa.

A L'Avana, quello stesso 14 settembre, si annunciava che Fidel Castro, Primo Ministro del Governo Rivoluzionario, avrebbe presieduto la delegazione cubana all’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle  Nazioni Unite, così che Maheu e Roselli si trasferirono a New York per contattare un alto funzionario della CIA, al Plaza Hotel. Roselli lì propose, e fu accettato, d'incorporare nella cospirazione il suo amico Sam Giancana, il successore di Al Capone, per le sue comprovate capacità organizzative per tale tipo di operazioni, e Santos Trafficante - con molti interessi a Cuba espropriati dalla rivoluzione - per  le sue grandi relazioni con l'isola per stabilire i necessari contatti. Pertanto, si recarono a Miami per trovarli.

Giancana fu d'accordo, ma escluse la possibilità di un attentato in stile mafioso. Nessuno poteva essere assunto per farlo, essendo estremamente improbabile sopravvivere. Disse che l'unico modo per raggiungere il successo e proteggere la vita del sicario sarebbe stato quello di utilizzare un potente veleno da porre in una bevanda di Fidel Castro.

Sam "Momo" Giancana ereditò a Chicago l'impero di Al Capone e lo tenne dal 1957-1966. La stampa lo ha descritto come un uomo piccolo e calvo che amava gli abiti in seta, le auto appariscenti e le donne ancora più appariscenti. Colpivano anche le sue associazioni, come quella con Frank Sinatra o con la cantante Phyllis McGuire, del trio McGuire Sister.  Phyllis McGuire fu  la causa della prima indiscrezione sui piani di assassinio, quando Giancana ottenne che la CIA ponesse microfoni nella stanza della cantante per determinare se gli era infedele. I microfoni furono scoperti dall'FBI e il fatto stava per diventare uno scandalo bloccato solo dalla copertura data dall'Agenzia. Il modo con cui si rapportò a Phyllis McGuire, era molto di Giancana. Lo raffigura. Lei "perdeva ad un tavolo da gioco di Las Vegas più di  100000$. Momo la distrasse parlando in modo che non continuasse a perdere. Andò a trovare il direttore del casinò, il famoso Moe Dalitz, e gli disse che lui si faceva carico del debito, semplicemente se lo mangiava".

Santos Trafficante era un socio da molti anni di Giancana. Erano insieme nel 1957, quando la riunione ad alto livello dei mafiosi degli Appalachian fu scoperta dalla polizia. Era anche legato ai boss Carlo Marcello, Joseph Bonnano, Meyer Lansky e Lucky Luciano. Il giovane Trafficante incominciò amministrando il casinò del cabaret avanero Sans Souci. Con Lansky realizzò altri investimenti nei casinò dei nuovi hotel Habana Riviera e Capri, per cui si circondò di gangster cubani. Prestare servizio al  proprio governo gli avrebbe sempre prodotto dividendi positivi.

L'ispettore capo della polizia di New York, Michael J. Murphy, sventò  il primo tentativo di quella CIA Nostra. Murphy fu responsabile della sicurezza di Fidel in città, in occasione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e Murphy apprese da un ufficiale della CIA che si sarebbe voluto utilizzare un membro della mafia locale, Walter Martino, per collocare un ordigno esplosivo nei pressi della tribuna in Central Park di New York, dove Fidel avrebbe parlato.

Il capo della polizia informato da un ufficiale della CIA, al Waldorf Astoria Hotel, dove avevano il loro quartier generale gli operativi della polizia newyorkese responsabile della sicurezza dei capi di stato presenti al conclave, arrestò Martino e fece fallire il piano.

Il fratello di Walter, John Martino, un membro della mafia italoamericana nell'Hotel Nacional de L'Avana, era stato arrestato il 5 ottobre 1959 mentre cercava di salire su un traghetto con una valigia piena di dollari dalla mafia.

Dopo fuggì e fu reclutato da Sam Giancana per organizzare l'attentato al C.te in Capo, di cui incaricò il fratello Walter.



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