lunedì 1 aprile 2013

JOHN GAMBINO





John Gambino,

nato Giovanni Gambino (Palermo, 22 agosto 1940), è un criminale italiano naturalizzato statunitense, legato alla mafia siciliana e a Cosa Nostra americana.
Giovanni Gambino e i suoi fratelli Rosario e Giuseppe vennero affiliati nella cosca mafiosa di Passo di Rigano. Nel 1962 i fratelli Gambino si trasferirono negli Stati Uniti insieme ai loro genitori e si stabilirono a Cherry Hill, nel New Jersey, dove nel 1975 vennero affiliati nella Famiglia Gambino, gestita dal loro zio Carlo Gambino. Giovanni (che americanizzò il suo nome in John) venne promosso capodecina mentre Rosario e Giuseppe (Joseph) gli fecero da luogotenenti, diventando i leader della fazione siciliana della Famiglia Gambino con base a Brooklyn, dove aprirono un bar, il Cafè Giardino, che era gestito da Joseph e servì come copertura a numerosi traffici illeciti; inoltre i fratelli Gambino, che erano chiamati "zips" dai mafiosi italoamericani di basso rango perché parlavano così velocemente in siciliano, gestivano il traffico di stupefacenti nel quartiere newyorkese di Bensonhurst in collegamento con il loro cugino Salvatore Inzerillo, boss della cosca di Passo di Rigano che forniva l'eroina raffinata nei dintorni di Palermo. Nel 1979 Gambino venne coinvolto nella simulazione del sequestro del finanziere Michele Sindona, che gestiva il riciclaggio del suo denaro sporco, e nel 1982 si recò nuovamente in Sicilia per salvare i superstiti dalla Famiglia Inzerillo dalla vendetta dei Corleonesi, i quali accordarono che avrebbero avuta salva la vita a condizione che non tornassero più in Sicilia. Però Gambino rimase in affari con i mafiosi appartenenti alle famiglie perdenti della seconda guerra di mafia che, con il benestare dei Corleonesi, gestivano il traffico di eroina in loro collaborazione. Nel 1988 John Gambino e i suoi fratelli vennero arrestati a New York nell'ambito dell'operazione antidroga "Iron Tower", coordinata dai procuratori Rudolph Giuliani e Giovanni Falcone. Nel 1993 John Gambino e il fratello Joseph vennero processati a New York per associazione a delinquere in seguito alle accuse del pentito Francesco Marino Mannoia, che ricostruì il periodo del finto sequestro Sindona.



Cade in trappola a New York 

NEW YORK Grassottello, claudicante per via di un ictus che lo ha colpito nel 1975, la faccia turbata e due profonde occhiaie che gli fanno dimostrare più dei suoi 50 anni, Giovanni Gambino, più noto come John, arriva alle due di pomeriggio di ieri a Foley square, cuore della Manhattan giudiziaria. La piazza, a due passi dal Comune, proprio lì dove si inerpica la rampa del ponte di Brooklyn, ospita gli archivi, gli uffici federali, il tribunale della contea di New York e soprattutto la corte distrettuale federale. Quest' ultima è in un curioso edificio con una facciata di colonne corinzie e una torre altissima, di stile moderno, con il tetto dorato. John Gambino entra nella stanza 321, più o meno nello stesso momento in cui, a 2 mila chilometri di distanza, l' ex-generale e dittatore panamense, Antonio Manuel Noriega, affronta la giustizia di Miami. Ci sono meno giornalisti che non in Florida, ma l' aula è stracolma di figli, nipoti, parenti. Il magistrato, Catherine Roberts, lo rinvia a giudizio, contestandogli il reato di traffico internazionale di stupefacenti e rimanda a oggi ogni decisione sulla libertà provvisoria dietro cauzione (la Repubblica 1990).

 DOCUMENTI

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